sabato 30 agosto 2014

Nord Sud Ovest Est: E siamo alla terza puntata!

Salve! 
Siamo alla terza puntata! Come di cosa?!?! Non avete letto il resto del diario di viaggio? Sacrilegio!!!! Eccovi il link alla prima ed alla seconda parte, correte a rimediare SUBITO!!

19 Agosto 2014
Oggi tappa da Gloucester a Bath, passando per le Cotswolds e Bristol. 
Le Cotswolds sono una zona dell'Inghilterra centrale, principalmente nel Gloucestershire, caratterizzata da colline e campi (con mooooolte pecore) e punteggiata di villaggi meravigliosi: casette tipiche, pub e negozietti che sembrano usciti da un set cinematografico. Avendo parecchi chilometri davanti e volendo vedere almeno quattro di questi paesini, in pratica li abbiamo girati in auto. Primo paese Winchcombe, breve sosta per una passeggiata lungo la strada che porta al castello di Sudeley, ma senza però visitarlo. Broadway, Chipping Campden e Stow-on-the-Wold sono quelli che abbiamo attraversato in auto, invece a Bibury ci siamo fermati (diciamoci la verità, solo perché siamo riusciti a parcheggiare). Molto turistico e molto affollato, pullman di giapponesi compreso, ma che conviene visitare. L'attrazione principale è Arlington Row, una stradina con una fila di cottage caratteristici, secondo Lonely Planet è la via più fotografata d'Inghilterra.  Ripartiamo alla volta di Painswick, altra cittadina che abbiamo solo girato in auto, ma sinceramente se non c'avesse rovinato i piani un brutto acquazzone, un giro a piedi lo avrei fatto volentieri.


Ultima tappa Bristol. Appena arrivati diluvio, il tempo di trovare il parcheggio e uscire, sole, 20' di passeggiata e nuovamente il diluvio, indossati k-way e presi ombrelli, il tempo di sudare (non traspirano, lo volete capire??? non voi, chi li vende!) e riecco il sole: sinceramente ci siamo sentiti un po' presi per i fondelli...
Alla terza volta che è ricominciata l'acqua abbiamo girato il cu.. sedere e siamo andati a riprendere la macchina: al ponte sospeso di Clifton ci andiamo con quella!! E meno male, perché poi la pioggia è durata più del previsto. Anche questo ponte è uno spettacolo, in pratica in città c'è questa gola e per unire le due parti hanno costruito questo ponte, peccato che ci fossero i lavori, che non ci hanno permesso di parcheggiare per fare due foto. 

Stasera si dorme alla Pennsylvania Farm, e più precisamente all'Ivy Cottage: una chicca! L'appartamento è su due piani; al pianterreno ci sono il salotto/sala da pranzo, la cucina e il bagno, mentre al piano superiore c'è la camera. Al nostro arrivo la tavola era già apparecchiata per la colazione del mattino seguente, servito di porcellana con tipici disegni che ricordano la campagna inglese (fiori, farfalle, uccellini...) e tovaglia ricamata. Anche la carta da parati del bagno sembra una tipica porcellana inglese...
L'unica pecca di questo b&b è la strada: strettissima!! No, davvero, non sto esagerando: la macchina ci passa a malapena, abbiamo incrociato un'altra auto e ha fatto un bel pezzo in retro prima di trovare un punto per scambiarsi (la retromarcia spesso la fanno i locali, vi assicuro che per noi è complicato, ho provato e viene da girare lo sterzo al contrario rispetto a dove si vuole andare, Mauro ha parzialmente risolto mettendo la testa fuori dal finestrino modello 'cagnolino'!).
Abbiamo deciso di cenare in casa, siamo stati al supermercato a comprare un po' di cose tipiche ma già pronte che abbiamo poi scaldato, sinceramente non è andata male, le ho anche digerite bene!

20 agosto 2014
Non sono religiosa, ma sia benedetta la signora del b&b! Colazione servita direttamente in appartamento ed ottima!! Io ho preso uova strapazzate e salmone, Mauro la full english breakfast (2 uova ad occhio di bue, 2 salsicce, bacon e pomodoro); ma non è finita: burro, formaggio spalmabile, pane tostato, macedonia con pesche, mango, lamponi e mirtilli, e naturalmente tè e caffè!! 


Salutati i due simpatici proprietari, andiamo a fare un giretto per le strade di Bath, sono le 9.30, molti negozi e musei/luoghi da visitare sono ancora chiusi, ma noi abbiamo poco tempo e ci accontentiamo di scrutare da fuori cattedrale e bagni romani. 


A parte Bath, oggi il programma prevede tutta natura! Prima sosta alla Cheddar Gorge, che non è una gola di formaggio (ah ah ah...), ma è una sorta di vallata, anzi, è come se la strada fosse stata ricavata spaccando a metà la montagna di rocce. Non so spiegarvela meglio, spero che le foto che ho fatto le rendano giustizia. Ci sono anche delle grotte con stalattiti e stalagmiti, ma abbiamo glissato avendo già visitato Frasassi e la Grotta del Vento (ve le consiglio entrambe!). 


Siamo ripartiti direzione Wadebridge, dove abbiamo il b&b prenotato, facendo però la strada costiera che attraversa anche il parco nazionale di Exmoor. Scogliere meravigliose e panorami mozzafiato, oltre a stradine minuscole dalle quali è stato molto difficile liberarsi, specialmente quando abbiamo incrociato una famiglia di tedeschi con un coso tipo ducato... Comunque siamo riusciti a liberarci e proseguire. Avrei fotografato ogni cm, adoro questo tipo di panorami, il mare mi riempie il cuore, lo trovo terapeutico: è rimasto forse l'unico posto dove riesco a stare sola con me stessa senza sentire il bisogno della tecnologia per occupare la mente.


Orchard House B&B: veniamo accolti da Steve, il simpatico proprietario che ci mostra subito la nostra camera al piano superiore: sottotetto con lucernario da un lato e finestra dall'altra, estremamente luminosa e con il bellissimo tramonto di oggi è carinissima, bagno finestrato (!!!!), tutto nuovissimo o tenuto veramente bene. La scelta di tè e caffè in camera è splendida e ho a disposizione anche  una bella teiera. Ma quanto mi esalterò per queste stupidaggini??!!
Cena in bistro in paese, Bridge Bistro appunto, raggiunto con una passeggiata di 10' che purtroppo al ritorno è decisamente in salita! Abbiamo mangiato due ottimi piatti di pesce, un po' caro come ristorante ma il cibo era veramente ottimo.

21 Agosto 2014
Ottima doccia e poi ottima colazione! Il menù è quasi lo stesso della mattina precedente, manca la macedonia, ma ci sono le marmellate e i croissant. Il mitico Steve prepara tutto sul momento, c'è un po' da aspettare, ma se si inizia la giornata con la fretta non è positivo! 

Stamani torniamo un po' indietro per andare a visitare Tintagel Castle, ieri non avevamo tempo. In realtà del castello, che si dice sia legato alla leggenda di Re Artù, c'è ben poco da vedere, ormai sono solo rovine, ma il panorama merita tutta la fatica per arrivarci! Sì, fatica! Prima si scende quasi al livello del mare, e la strada ha una pendenza assurda (in salita sembra di fare... Avete presenti gli affondi per il fondoschiena che si fanno in palestra? Ecco, la passeggiata era così!) e poi si salgono una milionata di scalini per arrivare in cima alla scogliera, e, indovina indovinello, vento a tutta randa!!!! No, dai, non voglio lamentarmi, è vero che è stato estenuante, ma lo spettacolo che ti si presenta davanti vale tutto lo sforzo. Difficile descriverlo, come vi ho già detto altre volte spero nelle foto. 
Avevamo avvistato un posticino per comprare due cornish pasties (una sorta di calzoni ripieni di stufato di manzo), ma al ritorno dalla visita avevano avuto tutti la nostra stessa idea: fila lunghissima che occupava mezzo marciapiede. Pace, le mangeremo un'altra volta. 

Il percorso è tutto lungo la costa anche oggi. 
Pit-stop bagno e tisana/caffè ad un centro commerciale lungo la strada: ho scoperto che da Costa (catena di caffetterie tipo Starbucks), hanno l'infuso di menta fatto con le foglie fresche!

Arrivati a St. Ives, parcheggiamo al Park&Ride e decidiamo di fare due passi, per vedere la città dall'alto. St. Ives è una cittadina di mare che si sviluppa in altezza, tipo le città liguri; il parcheggio è sulla collina e per raggiungere il centro si possono usare i bus navetta oppure stradine e scale, e, come dicevo, abbiamo preferito la seconda opzione, soprattutto perché non avevamo intenzione di arrivare fino a giù.

Proseguiamo il nostro viaggio per raggiungere la punta più occidentale della Gran Bretagna, Land's End. Piccola delusione all'arrivo: hanno creato un centro turistico commercialissimo, sembra quasi di entrare a Mirabilandia o simili. Non fraintendetemi, la meta ha il suo fascino e conviene visitarla, ma il tipo di accoglienza mi ha un po' spiazzata.
Naturalmente anche qui abbiamo trovato un vento tremendo (credo proprio che di queste ferie ricorderò vento e traffico!!!!!!) e un gran freddo; il panorama è meraviglioso, le scogliere sono molto scure e hanno forme quasi geometriche, una certa somiglianza con le scogliere dell'isola di Staffa in Scozia o con le colonne di basalto di Giant's Causeway in Irlanda.

Avremmo voluto visitare il Minack Theatre prima di arrivare a Penzance, ma purtroppo era già chiuso ai visitatori e stavano già preparando per lo spettacolo serale. Non so se definire gli spettatori coraggiosi o pazzi: il teatro è all'aperto, un anfiteatro, e con il freddo, il vento e le sedute di pietra, credo che sarei rimasta solo con una tanica di tè bollente e un sacco a pelo, o in alternativa un bel falò nel barile modello 'senzatetto negli States'!


Mennaye road è praticamente la via dei bed and breakfast! Trovato il nostro, parcheggiamo e andiamo a conoscere i nostri ospiti. Alan e Sally sono i proprietari di Chiverton House, ma noi abbiamo visto solo Alan. Ci ha mostrato la camera e spiegato le regole della casa e dato qualche consiglio per la cena. La colazione viene servita solo nella fascia oraria 8:00-8:30, non sia mai che uno voglia dormire fino a tardi, che so, le 8:30, o addirittura le 9:00! Dormiglioni!!!!

La camera è molto piccola ma carina e confortevole, con tutto quello che serve, anche in bagno.


22 Agosto 2014

Esiste un Mount St. Michel anche in Inghilterra, lo sapevate? Ma questo è un altro post...


Stay tuned






Nessun commento :

Posta un commento